giovedì 17 ottobre 2013

Prova di dialogo

“La prossima settimana uscirò di qui” disse Joseph. “Non uscirai di qui, non hai nessun posto dove andare”, disse laconico l’uomo che divideva la stanza con lui. “E tu che ne sai? Non sai niente di me. Nessuno sa niente di me, neanche loro.” “Loro lo sanno” replicò il compagno. “ Sanno tutto di noi. Non gli sfugge niente.” “Ma io sono più furbo. Ho trovato il modo di andarmene” “E come?” “Sicuramente non lo dirò a te. Ho visto come scodinzoli per avere maggiori attenzioni.” “Palle! Cerco solo di sopravvivere!” “Sopravvivere”, sospirò Joseph. “Hai scelto la parola giusta ma io voglio vivere!” urlò. “ Ma dove andrai? Come vivrai?. “Non hai una casa, non hai soldi! L’hai detto anche tu!” piagnucolò il compagno di Joseph. “Io dico quello che mi pare. Anche a loro, sai. Credi che io racconti la verità a loro? No. Gli racconto quello che vogliono sentirsi dire. Tutto qui. E loro se la bevono. E sai perché? Perché fa comodo anche a loro. Sono troppe le verità scomode che potremmo raccontare.” Ci fu un attimo di silenzio. Il compagno di Joseph raccolse le sue forze e gli chiese: “Lo credi veramente? Io non so più a cosa pensare.” “Vedi? Non sai più a cosa pensare. E’ questo il loro obiettivo”. “Ma se tu te ne vai, chi dividerà la stanza con me?” “Un altro come te.”

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