domenica 9 febbraio 2014

Erano bei tempi

Come dimenticare i fragorosi temporali d'estate che rinfrescavano le lunghe giornate afose che passavo in montagna dalla nonna. Ogni anno, al termine della scuola, i miei genitori mi mandavano dalla nonna e restavo con lei fino alla fine di Settembre. Ai miei tempi la scuola iniziava il primo Ottobre. I miei nipoti direbbero: " Eh sì, che erano bei tempi". Ma questa è un'altra storia.

Aspettavo la fine della scuola con ansia. Non che non mi piacesse andarci, nonostante la mia maestra fosse un po' dispotica, ma l'idea di poter stare via qualche mese, coccolata dagli zii ancora adolescenti mi intrigava molto. Ero la più piccola della casa: passavo i pomeriggi ad ascoltare i dischi con gli amici degli zii. Non giocavo molto con le bambole. In compenso conoscevo " Siamo i Watussi" le "Nessuno mi può giudicare". Stare in mezzo a loro mi dava la sensazione di essere protetta e che niente di male mi sarebbe successo.

Quando non ascoltavo musica, andavo a "passeggio", come si diceva allora o al fiume: per poter entrare in acqua dovevo assolutamente indossare i sandali per proteggere i piedi dai sassi. Erano di gomma e colorati, un must di quel tempo. Non averli ti faceva sentire esclusa. Sguazzare nell'acqua, costruire piccole dighe, scegliere i sassi più belli per farne che, non lo so.

Comunque sia, qualsiasi attività veniva interrotta dai famosi temporali d'estate: le nubi arrivavano veloci, il cielo si oscurava, la pioggia cominciava a scendere copiosa ed a quel punto si compiva un rituale: di fretta a casa ad asciugarsi ed a mettere il golfino. Poi si giocava a carte oppure si tirava fuori il gioco dell'oca, quando andava bene. Quando andava male, secchi e catini perché l'acqua scendeva a rivoli dal soffitto. Che divertimento correre di qua e di là per posizionare i secchi nei punti dove scendeva l'acqua. Se penso che ora quando la caldaia non funziona o il rubinetto perde, digito furiosamente i tasti del telefono per chiamare l'idraulico, a quei tempi, nessuno si agitava. Fuori secchi e catini ad aspettare che la pioggia finisse.

Ora la nonna non c'è più, la casa sì. È stata ristrutturata e sicuramente le infiltrazioni non ci sono più. Quando la vedo, mi prende la nostalgia del ricordo: io, la nonna, gli zii, Sapore di mare ......