giovedì 24 ottobre 2013

Finale di storia

Finalmente uscì. Non scappando, come lui avrebbe voluto, ma semplicemente con la lettera di dimissioni del suo medico. Aveva raccolto le sue cose, per lo più pigiami, felpe e biancheria. Aveva indossato il suo piumino costoso e aveva salutato tutti. “Qui non mi vedrete più!” Era fine Febbraio o forse Marzo era già cominciato. I resti delle recenti nevicate si vedevano nei mucchi di neve per tutto il parcheggio. Un sole timido brillava quella mattina. Frugò nelle tasche. Aveva qualche moneta sufficiente per comprare il biglietto dell’autobus. Doveva anche fare una telefonata. Il traffico del cellulare glielo avrebbe consentito. Bastarono poche parole: “incontriamoci lì”. Si diresse verso la fermata dell’autobus. Respirò. Da mesi non respirava se non l’aria ovattata dell’ospedale. Il sole cominciava a dargli fastidio ma non aveva gli occhiali da sole. Ancora poco e avrebbe ripreso possesso delle sue cose. Nessuno lo sapeva, neanche i suoi familiari, ma la casa l’aveva. Un piccolo appartamento che aveva comprato mesi prima. Le chiavi le aveva lasciate ad un’amica, l’unica che gli era rimasta. Sorrise al pensiero di poter condividere solo con lei questo segreto.

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