martedì 28 giugno 2022

 Eccomi alla terza recensione per Harper Collins


“La figlia del predicatore” di Amy Jo Burns

 

 

Siamo nell’America rurale degli Appalachi, la catena montuosa che si estende parallelamente alla costa atlantica fino all’Alabama. Un territorio di natura rigogliosa dove vivono ancora oggi comunità chiuse al mondo dove l’whisky (moonshine) viene distillato clandestinamente. Siamo in un villaggio. Siamo in una casupola persa nei boschi dove vivono Briar, il padre, Ruby, la madre e Wren, la figlia. Ma non è la Famiglia Americana di John Boy Walton (ispirata al libro Spencer’s Mountain di Earl Hamner). Qui il sogno americano non si è mai realizzato.

Il padre è un predicatore, ammansisce serpenti e, forte del suo occhio di ghiaccio dovuto ad un fulmine che lo ha colpito da ragazzo, predica sermoni e fa miracoli. O forse no. Per anni ha manipolato sua moglie Ruby che da ragazza brillante ha scambiato l’attrazione per questo uomo, miracolato da Dio, con l’amore. Wren, la figlia quindicenne non conosce il mondo, non va neppure a scuola e legge solo la Bibbia perché il padre ha voluto così. Ma questa vita all’apparenza tranquilla che procede senza scossoni è destinata a esplodere prima con la morte di Ivy, la migliore amica di Ruby e poi con la morte di Ruby stessa.

E poi c’è Flynn, l’amico di gioventù di Briar, che dovrebbe rappresentare il male perché distilla whisky. Ma in realtà si rivelerà una delle poche figure positive di questo romanzo dove la natura fa da sfondo a una tragedia americana. Una natura di boschi e luoghi nascosti e tanta così tanta acqua da voler quasi lavare tutta la storia dalla sua cupezza e dai suoi inganni.

Briar vive nell’inganno e ha soggiogato da anni non solo la sua famiglia, ma l’intero villaggio. Ma tutto sta per finire. La matassa degli intrighi e delle bugie si sta sbrogliando.

Wren verrà a conoscenza di segreti che hanno influenzato non solo lsua vita ma anche quella di coloro che le gravitano intorno. E questo sarà il momento in cui Wren, presa da dubbi e incertezze, dopo anni di certezze assolute, prenderà coscienza di sé e, dopo un ultimo incontro con il padre, sarà pronta finalmente per quello che la vita stessa le potrà offrire.

Ancora un romanzo di donne che, all’apparenza fragili, riescono ad andare oltre, a prendere in mano la vita e a superarla, pur con sofferenza.