lunedì 27 ottobre 2014

Trilli e il gatto. 1. Parte

“Aiuto! Aiuto!”
Trilli si sveglia all’improvviso. 
“Chissà chi grida aiuto. Sarà Peter? O qualche bimbo in difficoltà?” Trilli si stropiccia gli occhi, si alza dal letto e spia fuori dalla finestra. Vede una massa di pelo nero e due fessure gialle gialle.
“Chi sei?”
“Come chi sono? Non vedi che sono un gatto? E come dicono, anche bello. Guarda che bel pelo, lucido e folto. Mi vuoi far entrare? Sono infreddolito.”
“Ehi, che modi. Io non ti conosco. Non sei un bambino.”
“Buon per te che non sono un bambino. Li odio quei piccoli esseri rumorosi e dispettosi. E adesso fammi entrare, stupido insetto. Ho freddo!”
“Ma chi credi di essere? Io non sono uno stupido insetto. Sono Trilli.”
“Trilli? Ma che razza di nome è? Io ti avrei chiamato Sgorbietto. Mah, forse no, un po’ carina lo sei. E lo sarai di più se mi farai entrare. Sto congelando. Lo vuoi capire, sì o no?”
“Io non sento freddo”
Io non sento freddo” ripete il gatto con voce stridula. “Sei proprio stupida, allora” e con un balzo spalanca la finestra e salta nella stanza.
Trilli lo guarda.
“Sono piuttosto bello, vero? Sono l’orgoglio del mio padrone. Sono venuti a prenderlo stamattina e io sono rimasto solo. Hanno cercato di acchiapparmi ma io sono riuscito a scappare. Sono salito sul balcone e via, sono saltato. Ed ora eccomi qua. Ma dove cavolo mi trovo?"
"Chi ha preso il tuo padrone?” chiede Trilli incuriosita.
“Non lo so e non mi interessa. Io adesso ho fame. A lui penserò dopo. Hai qualcosa da sgranocchiare?” 
Lasciami controllare. Non sapevo che avrei avuto un gatto come ospite. Come ti chiami?”
Mau. E non ridere. I nostri padroni ci appioppano sempre dei nomi stupidi.
Trilli vola veloce in cucina e apre un armadietto. Con destrezza prende una ciotola e l’appoggia per terra e poi vola ad un altro armadietto pieno di confezioni di crocchette per gatti.
Mau, vieni. Scegli cosa mangiare”
Con un balzo Mau si precipita da Trilli.
“Oh mio Dio. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma chi sei tu? La fatina delle crocchette? Scelgo quella con i pesci sopra.”
Buone!” esclama Mau mentre si lecca i baffi. 
Anche il mio padrone mi dà sempre delle crocchette buonissime da mangiare ed ogni tanto mi lascia leccare lo scatolino della Danette. E quando qualche bimbo dispettoso mi lancia i sassi, lui lo fa scappare con il suo vocione.”

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