Nuove recensione per HarperCollins
SONO DIFFICILI LE COSE BELLE, Matteo Nucci
“I sogni sono veri. Lo vuoi capire? I sogni sono veri.”
Arianna non riesce a superare il dolore per la morte della nonna, amatissima. Ma un giorno, un giorno pieno di sole, vede una macchina rossa lungo la strada che porta al Gianicolo. La persona alla guida la chiama. Ma è la nonna!
La gioia è incontenibile. Arianna, nella delicatezza e nell’ingenuità dei suoi dieci anni, stenta a credere che sua nonna, vista poco tempo prima, fredda ed esanime nel suo letto, sia tornata con la sua risata squillante.
E qui comincia l’avventura. Insieme entrano in un parco che diventa un bosco, uno spazio fiabesco. Un luogo simbolico che si contrappone ad una vita regolata e ordinata. Un luogo dove le regole di tutti i giorni vengono sovvertite e perdono ogni valore.
Il parco che diventa bosco è un’immagine prettamente femminile: è la pancia che ti nasconde, ti nutre, ti rigenera. Ti dà la vita.
Arianna e la nonna attraversano il parco/bosco dove ricordi, memorie e sogni si mescolano insieme ai profumi che rievocano la nonna stessa: il profumo della sua pelle, il profumo di torte e biscotti, il profumo dei Natali passati a giocare a tombola.
È anche un percorso di evoluzione. Per Arianna. Questo le permetterà di preparare il suo futuro con maggiore consapevolezza dopo aver conosciuto il passato e vissuto il presente.
L’autore dà vita ad un sogno che tutti noi abbiamo: poter rivivere dei momenti con le persone che ci hanno voluto bene e che ora vivono una diversa dimensione. Perché la morte non è scomparsa, è un viaggio in un altro spazio. Uno spazio che si riempie di gioia e tristezza, di ricordi e memorie. Di passato, presente e futuro.